AGGIORNAMENTO PENSIONE
°QUANDO?
L’età per la pensione di vecchiaia salirà a 67 anni dal 2019 ed aumenteranno di 5 mesi i requisiti di tutte le pensioni soggette ad adeguamento.
Poche risorse e nessun decremento dell’aspettativa di vita, in base ai dati più recenti resi noti dall’Istat: sarà praticamente impossibile scongiurare l’aumento dei requisiti per la pensione, nonostante la volontà dei sindacati di bloccare l’età pensionabile.
L’aumento previsto, peraltro, è maggiore rispetto agli adeguamenti automatici previsti dalla Legge Fornero, che sarebbero dovuti essere pari a 4 mesi nel biennio 2019-2020 e non a 5.
°COME?
Le pensioni del futuro saranno sempre più basse, nonostante gli anni di lavoro in più e l’innalzarsi dell’età pensionabile: questo è il risultato del calcolo contributivo della pensione, notevolmente penalizzante rispetto al “vecchio” calcolo retributivo che si basa sugli ultimi stipendi.
°Perché?
Oltre al sistema di calcolo contributivo della pensione, però, buona parte della “colpa” dell’abbassamento degli assegni è della discontinuità della carriera lavorativa dei giovani, che inizia sempre più tardi ed è sempre più precaria.
Tutto ciò avrà un effetto disastroso, con pensioni più basse dell’assegno sociale e un accesso al trattamento spostato sempre più in avanti nel tempo: si stima che i nati negli anni 80 potranno uscire dal lavoro intorno ai 75 anni, con prestazioni ben più esigue dell’ultimo stipendio o reddito.
Per compiere scelte consapevoli sulla propria previdenza, è fondamentale poter disporre della stima della pensione futura in modo da programmare eventuali e sempre più necessarie adesione a strumenti di risparmio previdenziale.
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