CONTRIBUTI VOLONTARI PER LA PENSIONE: QUANTO SI PAGA?

Chi resta senza lavoro a pochi anni dalla pensione, o chi vuole integrare il proprio vitalizio, può pensare di coprire gli ultimi anni contributivi con versamenti volontari.
Il caso più comune in cui il lavoratore sceglie di versare i contributi volontari è quello del raggiungimento della pensione.

Per maturare il requisito, se si resta senza lavoro a pochi anni dalla pensione, si può pagare di tasca propria la parte che sarebbe stata a carico del datore di lavoro.
C’è anche chi decide di versare i contributi volontari per accrescere il montante contributivo e beneficiare quindi di una pensione più corposa.
In ogni caso, è una scelta che comporta un esborso e occorre fare qualche precisazione su come funzionano i contributi volontari.

Per ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, si deve avere uno dei seguenti requisiti;
almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili), indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati;
almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione o all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo..
Possono richiedere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria anche i lavoratori iscritti alla gestione separata.

Ad ogni modo, versare i contributi volontari ha il suo costo e ciascuno deve valutare se conviene o se è meglio considerare delle alternative per integrare la pensione o uscire prima dal mondo del lavoro.

Vale la pena versare migliaia di euro per anticipare la pensione?

Ci sono situazioni in cui questa è l’unica strada percorribile, perché magari ci sono difficoltà a trovar lavoro e gli anni da coprire sono tutto sommato sostenibili. Se però mancano diversi anni per la pensione, diventa meno conveniente. Stesso dicasi per chi vuole integrare la pensione: rispetto ai contributi volontari, ci sono soluzioni più efficienti, che incidono meno sul reddito del presente e che possono restituire di più.

In ogni caso, ciò che conta è essere consapevoli per fare la scelta più adeguata alle proprie esigenze, magari facendo riferimento a professionisti della consulenza.

CONTATTAMI per una consulenza e ti darò informazioni importanti al riguardo.. 
CLICCA QUI

Commenti

Post popolari in questo blog

CHE COS’E’ LA POLIZZA RC CAPOFAMIGLIA?

LA RIVOLUZIONE DEL SISTEMA PENSIONE